Piante adattogene: focus sull’eleuterococco
La radice di eleuterococco è apprezzata per le sue notevoli proprietà toniche e adattogene: migliora, cioè, la resistenza dell’organismo allo stress e alla fatica e rafforza il sistema immunitario. Ma non è tutto: scopri con noi le sue principali virtù.
L’eleuterococco viene chiamato anche ginseng siberiano (Eleuterococcus senticosus Maxim), nonostante non abbia nessuna parentela botanica con il ginseng vero e proprio: ciò si deve al fatto che è anch’esso una pianta adattogena al pari della famosa radice a forma di uomo. Al posto dei ginsenosidi del ginseng, l’eleuterococco vanta oltre 35 costituenti tra cui gli eleuterosidi e i polisaccaridi. La sua particolare composizione fa sì che il suo raggio di azione sia simile a quello del ginseng (vedi il nostro precedente post), ma con alcune differenze. In linea di massima, comunque, svolge un ruolo ottimale come antiossidante, antiage, antistress.
L’AIUTO ANTISTRESS CHE ARRIVA DAL FREDDO
Le proprietà del ginseng siberiano sono simili, ma non uguali a quelle del ginseng vero e proprio. Il nome si deve al fatto che cresce in modo spontaneo nella taiga della Mongolia e della Siberia e ha svariati effetti sull’organismo, tra cui una maggiore resistenza alle situazioni di stress e un’azione di contrasto ai radicali liberi. Ecco quali sono i suoi principali assi nella manica.
- Grazie alla sua azione antivirale, rafforza le difese immunitarie e riduce il rischio di complicazioni legate agli stati influenzali.
- Rinvigorisce e rafforza: questa radice è preziosa se si è debilitati, convalescenti e come sostegno nella terza età. Inoltre, migliora le capacità intellettive, quelle di concentrazione e di memorizzazione.
- La sua attività è aspecifica, ossia non è concentrata su un singolo organo o funzione, ma agisce in generale.
- Aumenta la resistenza dell’organismo allo stress e ai cali di energia.
- Rappresenta un fattore riequilibrante.
COME AGISCE
Le componenti attive contenute nelle radici, gli eleuterosidi, sono responsabili delle proprietà adattogene della pianta, ma l’eleuterococco è anche ricco di polisaccaridi che vanno a rafforzare il sistema immunitario e migliorano la circolazione. Per esempio, è stata messa in evidenza una migliore risposta dell’organismo agli stimoli esterni e durante i passaggi di stagione: infatti, il sistema immunitario affronta con più grinta le forme influenzali e aiuta a ridurre i tempi di convalescenza.
Il ginseng siberiano è anche un buon antiage: l’azione antiossidante dei sui componenti va a contrastare la formazione dei temibili radicali liberi e costituisce un vero e proprio elisir di lunga vita, in grado di riequilibrare il metabolismo e l’energia.
perché ti aiuta
L’eleuterococco agisce su più fronti: come pianta adattogena, infatti, sostiene l’organismo nella risposta allo stress psicofisico e all’eccessivo affaticamento perché aumenta la lucidità mentale, la concentrazione e risolleva le energie.
È un rimedio importante in caso di astenia o per accelerare la guarigione durante la convalescenza grazie alla stimolazione dei processi di fagocitosi da parte dei globuli bianchi. Inoltre, secondo alcuni studi su atleti, l’eleuterococco migliora le prestazioni sportive sia a livello di resistenza, sia di potenza.
Ciò probabilmente si deve all’aumento della forza contrattile del cuore e a un maggiore consumo di ossigeno da parte dei muscoli.
Il “ginseng delle donne”
Se il ginseng è una pianta “maschile”, l’eleuterococco, invece, è ricco di principi attivi adatti all’organismo femminile, che reagisce allo stress dando origine, soprattutto, a stati d’ansia e depressione. In effetti, un tonico più potente come il ginseng potrebbe provocare una maggiore tensione nervosa, mentre l’eleuterococco agisce migliorando le prestazioni psicofisiche senza indurre nervosismo.
Avvertenze
Come per il Ginseng si consiglia di assumere integratori a base di Euterococco al mattino perché il carico energetico potrebbe provocare insonnia, non bisogna esagerare con i quantitativi assunti e bisogna accertarsi che non ci siano controindicazioni se si assumono farmaci.
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